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paperthinklaura

Di buchi nell’acqua, taccuini brutti e belle idee inespresse.


Bene.

E’ passato un anno e mezzo dal mio secondo articolo del blog. Direi, non male…

E si che ero partita motivata, entusiasta, convinta di scrivere un post al mese, al massimo ogni due!

Avrei alternato moodboard, tutorial, articoli più seri a cose leggere…

Poi c’è stata di mezzo una pandemia, le scuole sono rimaste chiuse un bel po’, è nata Nora, tutto quello che avevo immaginato di scrivere è rimasto, appunto, solo nella mia testa, schiacciato da cose ben più urgenti e importanti.

Un giorno ho comprato un taccuino.

Anzi, ho riutilizzato una vecchia agenda, con la copertina brutta, senza nessuna pretesa estetica e lì sì, ho cominciato a scrivere.

Non c’è stato mai un atto più liberatorio di questo!

Adesso di quaderni ne ho quattro, tutti divisi per tematiche: c’è il quaderno più pratico di Paperthink, con prezzi, uscite programmate, studio di dettagli degli accessori; c’è il quaderno dei pensieri, delle idee, dei desideri; c’è quello dei particolari della mia casa che mi piacerebbe cambiare, con nuove soluzioni arredo; infine c’è il quaderno delle frasi che mi hanno colpito, tratte da libri o da film.

E più scrivo, più mi rendo conto di quanti bei pensieri, ispirazioni per il mio lavoro e stimoli creativi ho lasciato per troppo tempo chiusi in un cassetto della mia mente.

Provaci, anche tu.

Per non dimenticare, scrivi la tua storia.


N.B: Quando le agende con le copertine brutte da riutilizzare finiscono, vado sul sito www.saypaper.it … andate a dare un’occhiata e lasciateci il cuore!




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